Smart working: idee per organizzarsi a casa!
L’emergenza in corso sta favorendo, per molte aziende, lo “smart working“. Seppure questo non rappresenti il problema principale di questo periodo, anche sapere organizzare la postazione di lavoro a casa può facilitare il cambiamento. Si spera (come è ovvio che sia!) che questa pandemia finisca presto ma, ad ogni modo, questi trucchi possono comunque essere validi, essendo lo smart working un sistema di lavoro che in futuro prenderà sempre più piede anche in Italia.
E adesso, dove mi metto?
Il primo problema che si pone, una volta avviato lo smart working, è quello di trovare una collocazione della postazione di lavoro. Aldilà dei fortunati che hanno a disposizione un’intera stanza da adibire a studio, c’è una soluzione per tutti! Un sottoscala rimasto fino ad oggi inutilizzato, così come una porzione di sottotetto in cui non ci sta altro, possono assumere questa funzione, creando anche un minimo di privacy. Anche un piccolo spazio a lato di un armadio in camera, o in un disimpegno, possono bastare…almeno 60 cm in larghezza sono sufficienti!
Attenzione alla postura!
Di fondamentale importanza, così come succede in ufficio, il mantenimento di una corretta postura anche in smart working. Per tutte le regole posturali rimandiamo a questo articolo, in modo che scrivania e seduta le rispettino il più possibile. Che si utilizzi il tavolo della cucina oppure due cavalletti ed un piano grezzo, una sedia da ufficio oppure una fitball da palestra, vale la pena dedicare del tempo a questi accorgimenti. Dobbiamo lavorare diverse ore al giorno: non creiamo una situazione di relax (che indurrebbe alla pennichella!) ma nemmeno di tortura!
Occhio alla vista!
Sfruttare al massimo la luce naturale è vantaggioso per molti motivi, tra cui il risparmio dell’energia elettrica ed il miglioramento dell’umore. La finestra dovrebbe trovarsi frontalmente oppure a sinistra della scrivania (a destra se si è mancini!). In questo modo si evitano riflessi ed ombre fastidiosi. Se la luce naturale non c’è o non basta, è bene integrare l’illuminazione generale della stanza con lampade da tavolo, applique o piantane. Meglio ancora se orientabili, in modo da direzionare la luce dove più serve!
Organizer fai-da-te!
L’inizio dello smart working è coinciso con l’arrivo a casa di montagne di documenti, archivi, registri, e appunti? È indispensabile fare ordine per avere tutto sotto mano! Se non abbiamo in casa contenitori e organizer (nemmeno rubando qua e là tra le varie stanze!), possiamo dedicarci al fai-da-te! Sottopentole in sughero si trasformano in utili supporti per fogli a parete, così come del fil di ferro può diventare una griglia su cui appendere appunti e oggetti. Nastro adesivo e post-it danno forma ad un calendario a muro con le scadenze, mentre barattoli e bicchieri possono occuparsi della cancelleria…con un po’ di fantasia il gioco è fatto!
Personalizzazione per maggior rendimento!
Dato che questo angolo di casa sarà per un po’ il nuovo ufficio, perché non renderlo piacevole da vivere? La psicologia dei colori favorisce l’arancio ed il giallo per gli ambienti lavorativi, ma è sempre meglio scegliere quello che più ci fa stare bene. Dipingere una porzione di parete, completare la postazione con accessori e complementi di questo colore, usare stickers murali, sono solo alcune soluzioni di personalizzazione. Anche posizionare qui un quadro di casa che ci piace particolarmente, un orologio, un cestino e qualche piantina qua e là, potrà rendere molto più produttive le nostre ore in smart working!
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