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Se stai scegliendo il tessuto di rivestimento del tuo divano, prendi in considerazione le caratteristiche che può (o meno) avere!

Il divano rappresenta l’arredo principale del living che, a sua volta, costituisce l’ambiente solitamente più “in vista” della casa. Se stai scegliendo il tuo, certamente starai pensando alle dimensioni più adatte, alla tipologia, al genere di struttura…ma, prima o poi, dovrai pensare al rivestimento!

Quando decidi di optare per un tessuto, non puoi trascurare alcuni aspetti che, con il tempo, potrebbero diventare davvero rilevanti. Scopriamo le caratteristiche principali che il tessuto di un divano può o meno avere!

Resistenza all’abrasione!

Se hai intenzione di utilizzare il divano senza preoccuparti che si rovini, devi assolutamente considerare la resistenza all’abrasione. Il test solitamente utilizzato per misurare questa caratteristica è chiamato metodo Martindale. Consiste nello sfregare il tessuto contro un materiale abrasivo, esercitando una determinata pressione. Il test termina quando si verifica la rottura dei primi due fili di armatura del tessuto; in base al numero di cicli di sfregamento effettuati fin qui, si determina la resistenza all’abrasione del tessuto. Il tessuto per un divano di casa dovrebbe avere un risultato di almeno 20.000 cicli.

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Pilling!

Sempre derivante dallo sfregamento è il pilling, ossia la formazione di piccoli pelucchi e “palline” di tessuto. Questo fenomeno avviene di frequente anche ai tessuti dei vestiti, ad esempio a seguito di una lunga serie di lavaggi, oppure a causa dell’usura. I metodi per misurare la resistenza al pilling sono differenti, tra cui anche il metodo Martindale. Il risultato, però, si misura universalmente con una scala da 1 a 5, dove 5 rappresenta il valore ottimale, ossia quando non si verifica alcun cambiamento sul tessuto.

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Resisenza alla luce!

Un tessuto, specialmente se scelto con una colorazione particolarmente vivace, per forza di cose subirà nel tempo una variazione del colore. Esiste però un sistema in grado di assegnare un punteggio da 1 ad 8 ad un tessuto in merito a questo aspetto. Il test si effettua esponendo un campione di tessuto alla luce ultravioletta artificiale, e lasciandone un altro coperto. Più il risultato è alto, più il tessuto è resistente alla luce. Solitamente i valori si aggirano intorno al 4-5, ma nessun materiale può ritenersi immune dallo scolorirsi!

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Tessuti antimacchia!

Nell’ambito di sedie imbottite e divani, si sente spesso parlare di tessuti antimacchia. Spesso, questa caratteristica viene attribuita a seguito di trattamenti superficiali del tessuto che, però, con il tempo ed i lavaggi, svaniscono del tutto. Un reale risultato antimacchia si ottiene invece tramite nanotecnologie applicate ai filati, ancor prima che questi vadano a costituire il tessuto. Così facendo, sono i singoli “fili” a diventare oleo e idrorepellenti. Ad ogni modo, un aspetto da prendere sempre in considerazione è la possibilità di sfoderare sedute, schienale e cuscini per lavarli, se possibile, comodamente in lavatrice!

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Categorie!

Infine (non perché di poca importanza), chiunque, alle prese con la scelta del divano, si è trovato di fronte alla questione delle categorie. Ogni produttore classifica infatti i tessuti disponibili suddividendoli in fasce di prezzo differenti. Non bisogna però fare l’errore di credere che il prezzo determini sempre una maggior qualità. Alle volte, ciò che stabilisce il costo di un tessuto, è anche la difficoltà nel reperirlo oppure il luogo in cui viene prodotto. Quindi, attenzione!

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Ora hai tutti gli strumenti per fare le corrette considerazioni prima di scegliere il tessuto del tuo divano. Perché, se l’estetica è importante, è sempre bene mettere al primo posto la funzionalità!

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